A Marzo nel mese delle donne, Sportware vuole ricordare la leggendaria storia di una donna che visse due volte e due volte vinse, Betty Robinson.
Betty era una sedicenne americana che si ritrovò a gareggiare le Olimpiadi di Amsterdam del 1928, anno in cui fu introdotta per la prima volte l’atletica femminile nella prestigiosa competizione sportiva. In questa occasione vinse l’oro nei 100 metri con 12.2 e si aggiudicò la medaglia d’argento nella staffetta 4×100.
Al ritorno da Amsterdam, Betty fu accolta in patria con tutti gli onori, vennero organizzate due parate una a Broadway ed una a Chicago, fu considerata come una vera e propria eroina. Purtroppo, dopo pochi anni, nel 1931, rimase coinvolta in un incidente aereo, il biplano su cui volava, pilotato dal cugino, si schiantò nelle vicinanze di Chicago. I primi soccorritori pensarono che fosse morta, e la trasportarono all’obitorio. Ma in realtà Betty era ancora in vita, in gravissime condizioni, ma lo era, rimase in coma per sette settimane e le occorsero due anni di riabilitazione per ritornare a camminare.
Betty voleva a tutti i costi ritornare a correre, ma dopo il grave incidente non riusciva più a flettere il ginocchio, e questo le impediva di accovacciarsi ai blocchi di partenza. Spinta dalla passione e dallo spirito di sacrificio continuò a correre, non sui 100 metri, ma nelle staffette dove dal secondo staffettista in poi la partenza avviene in piedi. Il suo duro lavoro fu premiato, infatti, cinque anni dopo il grave incidente, nel 1936, fu convocata alle Olimpiadi di Berlino, come componente della staffetta 4×100. Betty e le sue compagne conquistarono la medaglia d’oro.
Determinazione, spirito, sacrificio, voglia di vivere e rispetto verso il proprio fisico e verso gli altri, sono valori che questa immensa donna ha dimostrato con la sua esistenza e sono da esempio per tutti gli sportivi che credono nello sport. Su questi stessi principi Sportware organizza da oltre 20 anni i propri campionati e promuove i valori del rispetto delle regole, dell’avversario e degli arbitri perchè lo sport sia volano di valori positivi per tutti gli sportivi e le squadre.