Lo scorso anno il triplete nel futsal, quest’anno una nuova squadra di calcio a 7 che ha iniziato alla grande mostrando lo stesso Dna dei cugini futsaleri. Il Bayer Cappuccini, dunque, ogni anno si regala una gustosa novità e arricchisce con i suoi valori la grande famiglia Sportware. Una passione, coronata di grandi successi, che prende il via ben dodici anni fa come racconta Paolo Bonfigli. “Il Bayer nasce nel 2004 grazie alla passione di alcuni amici che si trovavano tutti i giorni al campetto della parrocchia – dice Paolo Bonfigli – Il nostro parroco ci illustrò la possibilità di iscriverci ad un campionato Csi per poter gareggiare contro altre squadre della provincia: il primo anno abbiamo veramente sofferto, poi piano piano ci siamo rinforzati e tolte belle soddisfazioni. Nella stagione
2006 2007, ad esempio, siamo diventati campioni regionali juniores e abbiamo avuto accesso alle finali nazionali di Lignano Sabbiadoro. Abbiamo partecipato ai campionati Csi fino al 2013 2014, quando abbiamo ricevuto una proposta dal nostro amico Lorenzo e subito il clima Sportware ci ha entusiasmato con una attenzione particolare a tutti i giocatori grazie alla realizzazione di tabellini, statistiche, ranking e molte altri servizi annessi. Siamo stati bravi anno dopo anno a rinforzare la rosa fino ad arrivare al triplete della passata stagione.
Quest’anno si è aggiunta alla nostra famiglia una squadra di calcio a 7 composta da tutti ragazzi molto giovani ma con tanta voglia di giocare e stare insieme. Sono molto contento di aver dato una mano a questo gruppo perché lo merita ampiamente.Al di là delle vittorie che possono o non possono arrivare, da responsabile di una squadra valuto l ‘impegno e la voglia e questi ragazzi ne hanno da vendere. L’idea per il prossimo campionato è quella di partire anche con una squadra giovanile, per poter dare un punto di incontro ai ragazzi della nostra parrocchia. Non è facile, considerando anche i costi, ma facendo un passo alla volta siamo convinti di poter costruire una bella realtà nel maceratese”.
Emanuele Trementozzi
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