GOLD CUP 7: CSM, LA COPPA E’ TUA!

PAREGGIA ALL’ULTIMO RESPIRO E BATTE AI SUPPLEMENTARI LA BOTTE CHE RIDE (7-5)

Osimo Stazione, 22 maggio 2011: Che sarebbe stata una finale equilibrata si era capito sin dall’ultimo turno di campionato, disputato solo qualche giorno prima e terminato 7-7. Alla fine ha trionfato il Csm di mister Cintioli che ha riacciuffato la partita negli ultimi secondi e trionfato ai tempi supplementari. Ha avuto la meglio il carattere e la grinta della squadra di Castelfidardo rispetto ai singoli de La Botte Che Ride.
Pronti, via e La Botte passa subito in vantaggio grazie a Giacomo Gasparrini che serve a centro area Palpacelli che spara di sinistro a botta sicura, il portiere Zitti contiene la conclusione che però si insacca ugualmente. La Botte che ride è ancora pericolosa sempre con il pimpante Giacomo Gasparrini, ma Zitti è bravissimo a respingere di piede la conclusione da fuori. La Botte è ancora pericolosa al 10’ con Esposito che pesca in area Mainiero che di testa impegna ancora Zitti. Il Cms si scuote dal torpore con un’occasione per Caliandro ma continua ad avere grosse difficoltà a trovare sbocchi alla manovra. La partita non è propriamente spettacolare, una cosa normale vista la posta in palio. Gli anconetani sono ancora pericolosi al 17’ con un tiro di Perfetti ma Zitti risponde togliendo la palla dall’incrocio. La partita si accende con il pareggio di Caliandro che spara un gran sinistro dal limite che batte il portiere Dubbini. La Botte si riporta avanti con un gran calcio di punizione di Esposito al 23’ ma il Csm pareggia immediatamente con lo scatenato Caliandro che si invola, conclude, Dubbini para ma la palla arriva a Barigelli che la spinge facilmente in rete (2-2). Le due squadre cercano di portarsi in vantaggio, clamorosa la conclusione da due passi a botta sicura di Giacomo Gasparrini, ma Zitti si supera con una gran parata. Dall’altra parte risponde Dubbini che alza sopra la traversa una punizione di Barigelli. Al 27’ arriva il nuovo vantaggio de La Botte, in contropiede con un grande assist di Filippo Gasparrini che mette Bartolini solo davanti a Zitti e lo batte con una conclusione di punta da distanza ravvicinata. Il Csm reagisce con una conclusione di Magrini che però non trova la porta ma gli anconetani sono ancora pericolosi in contropiede con una conclusione di Giacomo Gasparrini che viene respinta ancora da Zitti.
Nella ripresa arriva subito il pareggio del Csm con Barigelli, al termine di una lunga azione, che scaglia un gran esterno destro sotto la traversa (3-3). Entrambe le squadre cercano il vantaggio e lasciano più spazi in contropiede. La Botte ha l’occasione per passare in vantaggio con Filippo Gasparrini che non riesce ad inquadrare la porta con un colpo di testa a centro area. Al 13’ arriva il primo vantaggio per il Csm con Menghini che devia sotto la traversa un calcio d’angolo basso di Magnaterra (4-3). Gli anconetani pareggiano al 16’ con Perfetti che serve Filippo Gasparrini che scaglia un gran tiro che fulmina Zitti (4-4). La Botte ribalta il risultato al 19’ con Esposito che scaglia un sinistro, che forse deviato, batte Zitti (5-4). A questo punto la partita si infiamma, il Csm getta il cuore oltre l’ostacolo e preme senza sosta alla ricerca del pareggio. Ci prova Menghini con un paio di conclusioni e Magnaterra con un diagonale che termina a lato. Menghini interviene di testa su una conclusione di Pesaresi, ma Dubbini si supera e respinge la conclusione ravvicinata. Menghini viene atterrato in area ma la coppia arbitrale non concede il calcio di rigore, ma quando oramai sembrava fatta per la squadra anconetana, a pochi secondi dal termine arriva un clamoroso autogol di un difensore biancorossoche beffa con un colpo di testa all’indietro il portiere Dubbini. Ai supplementari il Csm è ovviamente più carico e passa subito in vantaggio con un gran sinistro da fuori di Magnaterra (6-5). Ora è La Botte che ride a dover inseguire, ma su un contropiedeMenghini viene falciato in area, rigore che lo stesso giocatore trasforma decretando la vittoria finale (7-5).


Intervista con Luciano Cintioli (Csm)

Marco Ghergo
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